bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

sabato 21 aprile 2012

Andrej Nikolaevič Bolkonskij

comunico ufficialmente il fidanzamento tra
il Principe Andrej Nikolaevič Bolkonskij e Natalija Rostova


ho aspettato a lungo questo momento e spero che non sia una fuggevolezza, un'illusione, un'inconsistenza.
perchè leggendo Guerra e Pace, o anche solo audioaleggendolo, si vive nella costante sensazione che nulla duri, niente persista, l'amore meno che mai, tutto è in mano al volere del signore o di chi per esso.
ho già visto sfumare fidanzamenti e matrimoni, patrimoni e avanzamenti di carriera. questo, la dissoluzione di questo amore, non potrei tollerarlo. 
anche se quell'infingardo di Lev Tolstoj già mi sta mandando segnali preoccupanti. come lui le chiede di sposarla già la poesia, così mi dice, è finita. lei si dispera per la sua partenza -dovranno attendere un anno prima di sposarsi per volere del bisbetico e indomabile padre di lui- ma già dopo due settimane è tornata gaia e fatua come sempre. la sorella di lui non approva, il padre non ne parliamo, il fratello e la madre di lei sono francamente perplessi. il noioso Pierre già rosica e si mostra infastidito dall'evento.
ahhh no eh, non fatemi saldare il sodalizio!! Andrej è il pricipe dei miei sogni, e Nataša è una bimba, sedici anni, allegra spensierata inconsapevole e giuliva come non si può sperare di meglio.
certo, a pensarci, le figure femminili di questo libro sono un disastro. un'autentica giostra di vacue vanità. le donne sono inconsistemti, o al massimo arriviste. se sono devote, lo sono al signore. se anche tengono discorsi di carattere sociale e sono note in società per la loro avvenenza e fluidità di eloquio...fingono! e prima o poi cadono nel ridicolo.
il marito, un marito qualunque,  guarda la sua sposa e pensa: sei la solita femmina inconsistente e infantile, fatta di pizzi e merletti, fragile come un cristallo.
la moglie, una moglie qualunque, corrisponde allo sguardo del coniuge e medita: sei il solito maschio rozzo e inconsapevole del senso della vita.
la felicità coniugale, come poi lo stesso cinico e realista Lev saprà magistralmente elaborare in un altro libro di insperata bellezza "La felicità domestica", è un inganno, un'illusione della durata di uno sguardo. tutto lascia il posto alla noia, alla consuetudine, all'abitudine della convivenza e delle convenienze.


vitto-lf.deviantart.com


non importa finchè posso ci credo, Andrej è bellissimo -nessuno lo ha scritto ma per me è così- , elegante in uniforme bianca, a tratti triste e disperato, ha toccato la morte ed è risorto, ha fatto la guerra e ora vive in una pace apparente, ha combattuto le sue guerre, a cavallo con la bandiera in mano e con la sua natura, ha agognato la gloria per poi rinnegarla, è riflessivo e corruciato, asciutto ed essenziale, è un maschio. il maschio.

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